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Nati dal desiderio di ricuperare un tipo di
lavorazione artigianale in uso nel secolo XVI i mobili decorati di Carlo Bracci
parlano di ieri con un fresco e rivisitato linguaggio attuale.
La produzione artistica ha inizio nel 1850 con i mobile che ripropongono la
tradizione trecentesca del decoro toscano e veneziano:in seguito il
perfezionamento sulla tecnica trompe d’oeil e sul decoro tradizionale
trecentesco rivisto ed aggiornato.
La linea formale dei mobili riprende quella del Seicento e del Settecento
toscano: la possanza, l’eleganza e la robustezza del pioppo e dell’abete si
uniscono alla sobria leggerezza delle decorazioni realizzate con pitture ad olio
e tempere
I processi di lavorazione stessi seguono le regole di una valida scuola del
passato: i mobili vengono trattati con la tecnica della “ ammannitura” a gesso
per determinare la compattezza, poi dipinte e decorati manualmente a pennello,
invecchiati con trattamento di patinatura a cera d’api e successivamente
lucidati.
La famiglia Bracci vanta una lunga esperienza nel campo della tradizione artistica, inizialmente artigianale come restauratori alla Sopraintendenza dei Beni artistici degli Uffizi, successivamente come ideatori di una linea di decori per mobili applicabili a tutti tipi di modelli del recupero del Seicento Fiorentino. Tradizione, manualità e ricerca decorativa si uniscono ad un sempre crescente ed evoluto approfondimento nel campo della produzione di oggetti unici nella loro estrema classicità e modernità.